Lungo il fiume
lungo il fiume lo sai vive ancora una vecchia tribù
Che non sa cos’è l’occidente e non sa nemmeno dove si trova
l’oriente
Perde il lume
perde il lume della ragione l’uomo perché
Perché non sa più vivere accanto alle diversità anzi egli ne ha
paura e le oscura
E così un bel giorno Capotribù capì che era giunta la fine
Scrutando la sua montagna vide una linea chiamata confine
Ma le spine nel cuore domani saranno di più
(vestiremo come gli altri)
E verremo inghiottiti nel mondo che non ha tribù
(ma non saremo uguali agli altri)
A me resta cantare soltanto pregare il mio Dio
Che protegga quel che rimarrà della mia civiltà
e della nostra storia
E fu il tempo
e fu il tempo di abbattere il tempio nel tempo che c’era
Ma che c’era rimasto né oro e né argento
solo il lamento e di un bimbo il pianto simile a un canto
Toccò al fiume/ toccò al fiume di fare la fine che non meritava
E diventava l’acqua ormai rara
non dissetava e c’è chi partiva chi disseccava l’anima
E così un bel giorno Capotribù capì che era proprio la fine
Sgozzata la sua montagna eliminata la linea il confine
Ma le spine nel cuore domani saranno di più
(parleremo come gli altri)
E verremo inglobati nel mondo che non ha virtù
(ma non saremo uguali agli altri)
A me resta cantare soltanto pregare il mio Dio
Che protegga quel che rimarrà della mia civiltà
e della nostra storia
E così lungo il fiume
lungo il fiume lo sai vive ancora Capotribù
E racconta quello che fu
e di quel giorno che sparì per sempre la sua tribù