Non so che dire
non so che fare
non so per chi votare ancora
Tanto tra poco busseranno.
E porteranno pacchi di spese
pacchi di pasta luci accese no
Nel vicolo
se no ci vedono.
E sarà il Sole domani
ad accompagnare la mia croce
Tanto lo so
che comunque perderò
Magari entrando nel Dag’s e bevendo il mio aperitivo
Farò battute già fatte scontate sentite dovute
Sarà come la domenica
andando alla messa
Signore sui tacchi
belle signore
sorridete che è festa.
C’è un gran brusio
forte ronzio
il finanziere suda sviene
“Presto! Un bicchiere d’acqua”
Strette di mano
che poi scrutiamo
il migliore amico di mio padre
strizza l’occhio e dice: “Vicì’! M’ raccumann’”. | Ed è il tramonto invece
a consacrare la mia croce
Non è appuntita scusi
mi affila la matita
Rappresentanti di lista assessori che per l’occasione
Incamiciati camminano in tondo affettando tensione
Si prendo tempo
darò il mio consenso (solo al tramonto)
Perché il voto al tramonto si sa
che paga di più.
È notte fonda
ed inizia lo spoglio
Nelle sezioni strilla
contestazioni
E scamiciati coi volti scavati da questa giornata
lunga
Si fa la gara con schede annullate e voti assegnati
Ma io
io me ne vado
che tanto ho già dato
Quest’oggi il frigo è pieno e allora: “Spaghetti da me!”
Mo so che dire
mo so che fare
Mo so che dire
mo so che fare
Mo
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